“Tutto può accadere, tutto è possibile e probabile. Il tempo e lo spazio non esistono; su una base minima di realtà, l’immaginazione disegna nuovi motivi: un miscuglio di ricordi, esperienze, invenzioni, assurdità e improvvisazioni.
(A. Strindberg -1901)
I personaggi si sdoppiano, si raddoppiano, si sdoppiano, svaniscono, prendono consistenza, si dissolvono e si ricompongono. Su tutto domina però una coscienza, quella del sognatore: per essa non esistono segreti, incoerenze, scrupoli, leggi. Non condanna, non assolve; riferisce”.
OFF si presenta nella sua nuova edizione offrendo ai partecipanti un tema ampio, sfaccettato e affascinante: il mondo dell’onirico.
L’Onirica Film Festival accoglierà e valuterà con attenzione tutte le opere cinematografiche che presenteranno contenuti onirici in forme diverse.
“Mentre dormiamo non ci preoccupiamo di piegare il mondo esterno ai nostri scopi. Siamo inermi e per questo il sonno è stato giustamente definito “fratello della morte”; ma siamo anche più liberi dal peso del lavoro, dall’obbligo di difenderci o di attaccare, di controllare e dominare la realtà. Non dobbiamo guardare al mondo esterno, ma al nostro mondo interiore. Nel sonno, al regno della necessità segue il regno della libertà, in cui l'”io sono” è l’unico sistema a cui si riferiscono pensieri e sentimenti. Le esperienze vissute durante il sonno non sono prive di logica, ma soggette a leggi logiche diverse, pienamente valide in quel particolare stato psicologico”.
(E. Fromm – 1962)
A seconda del tema scelto, un’ulteriore ispirazione al mondo onirico è quella derivante dall’imponente lavoro sui sogni svolto dal famoso psicoanalista svizzero C. G. Jung. Egli fece del sogno uno dei suoi principali temi di studio per tutta la vita.
Secondo Jung, il sogno è un’apertura verso una realtà trascendente, più ampia, in cui l’individuo può immergersi e trarre spunti dalla sua profonda saggezza inconscia. In questo senso, quindi, il sogno diventa un fenomeno di esperienza extra-umana che, in quanto tale, va al di là di ogni limite imposto, delle convenzioni sociali, personali e relazionali: mentre si sogna si è liberi di essere.
Ed è proprio questo che incoraggiamo a esprimere attraverso OFF: mostrare le più svariate sfumature di sé, della propria realtà.
I partecipanti sono quindi chiamati a sognare in grande, immergendosi nella terra sconfinata dell’Utopia: il non luogo per eccellenza e quindi tutto da costruire! Oppure, secondo altre interpretazioni, Utopia intesa come il regno perfetto della felicità.In armonia con il tema onirico, il tema dell’Arte e della Natura è ben collegato.
Per quanto riguarda l’ambito artistico, il sogno è stato assunto come leit motiv dal surrealismo che ha cercato di esprimere, attraverso la pittura, le più disparate realtà impossibili. Si pensi ai noti dipinti di Salvador Dalì, uno dei principali esponenti del Surrealismo. Le espressioni inconsce che si manifestano grazie e attraverso il sogno diventano opere d’arte intorno alle quali confrontarsi. Inoltre, questo tipo di espressività pittorica funge da motore per generare critiche alla realtà sociale del tempo e per individuare modi di pensare alternativi anche in relazione a importanti questioni comunitarie (pensiero divergente e sogno).
È proprio su quest’ultimo aspetto che vogliamo soffermarci, per fornire spunti più dettagliati ai partecipanti che decidono di presentare le loro opere a OFF.
Ci piace osservare il sogno come un laboratorio creativo in cui si generano storie, mondi altri in cui – soprattutto – le paure e i lati più oscuri di noi stessi e del mondo in cui viviamo si fondono con contesti di luce, di visioni aperte e propositive, insomma utopiche. Fin dall’antichità, tutto ciò che riguarda i sogni è stato oggetto di ricerca e interpretazione.
Il sogno è divinatorio, profetico, portatore di simboli arcaici e generatore di nuove dimensioni. È proprio su quest’ultimo aspetto che vogliamo soffermarci, per fornire spunti più dettagliati ai partecipanti che decidono di presentare le loro opere a OFF. Ci piace osservare il sogno come un laboratorio creativo in cui si generano storie, mondi altri in cui – soprattutto – le paure e i lati più oscuri di noi stessi e del mondo in cui viviamo si fondono con contesti di luce, di visioni aperte e propositive, insomma utopiche.
Per quanto riguarda la Natura, ricordando la grande attenzione rivolta oggi alle tematiche ambientali, essa si trasforma in un potente mezzo di percezione del sentimento umano degli spazi, dei colori, delle sensazioni, delle emozioni che si dispiegano quando ci si immerge in contesti caratterizzati da una potente naturalità selvaggia (vi invitiamo a osservare Impressione al sorgere del sole di Monet). Inoltre, la Natura – attraverso i suoi fenomeni – diventa una densa e significativa metafora dell’essenza umana: inquieta e in continua evoluzione e cambiamento. Sulla base di quanto detto finora, diventa spontaneo tracciare un filo conduttore che colleghi Sogno, Arte, Natura ed Essere Umano.
“[Il sogno] come ombra infinita del Vero”.
(G. Pasoli – 1904)